Avastin intravitreale nel trattamento postoperatorio dell’edema maculare cistoide pseudofachico


Ricercatori dell’Eberhard-Karls University a Tubinga in Germania, hanno descritto l’efficacia del Bevacizumab ( Avastin ) per via intravitreale nei pazienti affetti da edema maculare cistoide, in seguito a trattamento chirurgico della cataratta ( sindrome di Irvine-Gass ).

Questa serie di casi retrospettivi ha riguardato 16 occhi di 16 pazienti, sottoposti ad intervento alla cataratta, refrattari agli attuali trattamenti standard, trattati con un’iniezione intravitreale di 1,25 mg di Bevacizumab.

Le principali misure di outcome erano rappresentate dall’acuità visiva, dallo spessore della retina alla tomografia a coerenza ottica ( OCT ), e dalle complicanze correlate al trattamento.

La durata mediana dell’edema maculare cistoide, prima del trattamento con Bevacizumab per via intravitreale, era di 14 settimane ( range compreso tra 3 ed 84 settimane ).

Sebbene lo spessore medio della retina sia diminuito leggermente dopo trattamento con Bevacizumab per via intravitreale, l’acuità visiva media è rimasta invariata.
L’acuità visiva è migliorata di 2 linee con le tavole ETDRS in un paziente, è rimasta invariata in 12 pazienti ed è diminuita di 2 linee in 2 pazienti.

Iniezioni ripetute di Bevacizumab non hanno prodotto risultati migliori.

A parte lievi irritazioni oculari, non sono stati osservati effetti avversi delle iniezioni intravitreali.

Lo studio ha mostrato che le iniezioni intravitreali con Bevacizumab, sebbene siano sicure, non producono alcun miglioramento sulla funzione visiva nei pazienti con edema maculare cistoide postoperatorio.
Rispetto ai risultati di un precedente case report, non sono stati osservati gli effetti benefici dell’inibizione del fattore di crescita endoteliale vascolare ( VEGF ) nella sindrome di Irvine-Gass. ( Xagena_2008 )

Spitzer MS et al, J Cataract Refract Surg 2008; 34: 70-75



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