Retinite pigmentosa, l'aggiunta di DHA alla Vitamina-A rallenta il decorso della malattia


Ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston hanno valutato se l'Acido Docosaesaenoico ( DHA ) sia in grado di rallentare il decorso della degenerazione retinica nei sottogruppi dei pazienti con retinite pigmentosa, che stanno assumendo Vitamina-A.

Un gruppo di 208 pazienti con retinite pigmentosa, di età compresa tra 18 e 55 anni, sono stati assegnati in modo random a ricevere 1200 mg di Acido Docosaesaenoico associato a 15.000 UI/die di Vitamina A ( Retinil palmitato ), oppure 15.000 UI/die di Vitamina A ed acidi grassi ( gruppo controllo ).

Il periodo di follow-up è stato di 4 anni.

Il 70% dei pazienti in ciascun gruppo stava prendendo vitamina A ( 15.000 UI/die ) prima di iniziare lo studio.

Tra i pazienti che non stavano assumendo Vitamina A prima dello studio, quelli trattati con DHA e Vitamina-A hanno presentato un rallentamento del declino della sensibilità del campo visivo e nell'ampiezza dell'elettroretinogramma rispetto al gruppo controllo nei primi 2 anni.
Queste differenze non sono state osservate al terzo e al quarto anno, o tra i pazienti che stavano assumendo Vitamina A prima dello studio.

In tutti i pazienti il livello di acido docosaesaenoico fosfatidiletanolamina degli eritrociti era inversamente associato alla velocità di declino della sensibilità del campo visivo totale nell'arco di 4 anni.
Questa era particolarmente evidente nei primi 2 anni tra coloro che non assumevano Vitamina-A prima dello studio.

Nel gruppo di controllo, l'assunzione con la dieta di acidi grassi omega-3 era inversamente correlato a perdita della sensibilità del campo totale in 4 anni.

La durata della supplementazione a base di Vitamina A prima dello studio era inversamente associata alla velocità di declino dell'ampiezza dell'elettroretinogramma.

Questo studio ha dimostrato che nei pazienti con retinite pigmentosa, l'aggiunta di Acido Docosaesaenoico ( 1200 mg/die ) alla Vitamina-A permette di rallentare il decorso della malattia per 2 anni.

Nei pazienti che già assumevano Vitamina A per almeno 2 anni, una dieta ricca in acidi grassi omega-3 ( superiore o uguale a 0,20 g/die ) ha rallentato il declino della sensibilità del campo visivo. ( Xagena_2004 )

Berson EL et al, Arch Ophthalmol 2004; 122: 1306-1314



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